Nuovo Decreto Rinnovabili: meno incentivi, stessi vantaggi

 

Incentivi rinnovabili: con il nuovo Decreto Rinnovabili viene razionalizzato il mercato delle energie rinnovabili in favore di un sistema più efficiente e meno speculativo. A fronte di una riduzione degli incentivi alle rinnovabili rispetto al precedente regime, il nuovo Decreto Rinnovabili punta a favorire lo sviluppo di quelle aziende competitive che sono riuscite a ridurre i costi di produzione: diminuiscono così gli incentivi alle rinnovabili ma non diminuisce la convenienza dell'installazione di questo tipo di impianti.


Incentivi rinnovabili: quanto vengono ridotti?

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Il nuovo Decreto Rinnovabili contiene misure per fotovoltaico (Quinto Conto Energia), idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse e biogas.

Il nuovo Decreto Rinnovabili prevede un taglio significativo degli incentivi alle rinnovabili: si parla di un taglio del 35-40% per l'eolico, del 40-45% per l'idroelettrico, del 50% per le biomasse e del 30% per il fotovoltaico, con il Quinto Conto Energia.

Le misure del nuovo Decreto Rinnovabili sono ora sotto esame dell'Autorità per l'energia e della Conferenza Unificata delle Regioni: sono quindi possibili cambiamenti e miglioramenti del testo.

Il settore delle rinnovabili può subire una crisi?

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Per quanto riguarda il fotovoltaico, non è detto che le misure del Quinto Conto Energia comporteranno una contrazione del settore: a fronte di questa minore incentivazione sono possibili, da parte delle aziende, delle forti riduzioni dei costi di produzione, essendo possibili ancora grandi margini di miglioramento e ottimizzazione.

Bozza Nuove tariffe incentivi fotovoltaico

Anche al varo del Quarto Conto Energia venne prevista una forte contrazione del settore, poi smentita da un forte investimento nel fotovoltaico negli anni successivi.

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Se però il fotovoltaico potrà ammortizzare meglio questa entità di tagli agli incentivi, per gli altri settori delle energie rinnovabili non esistono gli stessi margini di miglioramento: questi settori sono più maturi in efficienza tecnologica rispetto al fotovoltaico (in special modo nel settore delle biomasse) e la riduzione degli incentivi alle rinnovabili sarà assorbita con maggiori difficoltà.

Come possono reagire le aziende?

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Aziende che precedentemente hanno avuto un approccio soprattuto finanziario, applicando cioè metodi speculativi per ottenere facile guadagno con gli incentivi alle rinnovabili, saranno molto probabilmente spinte a investire fuori dall'Italia.

Per quanto riguarda le altre aziende sarà necessario adattarsi alle misure del nuovo Decreto Rinnovabili: si renderà neccessario lavorare in maggiori campi di applicazione (per quanto riguarda le biomasse ad esempio sarà neccessaria una maggiore attenzione verso la cogenerazione) e migliorare i margini economici avendo un ruolo attivo sia nella produzione che nella vendita dell'energia, in modo da pianificare la produzione di energia quando essa è davvero richiesta.

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