Posa cappotto termico interno
La posa del cappotto termico interno parte dalla muratura al rustico o con intonaco, nel caso in cui lo stato di conservazione dello strato superficiale sia ottimale. (1)
La prima fase consiste nella disposizione di una stuccatura livellante, necessaria se la superficie del substrato è molto irregolare. (2)
In seguito si fissano alla parete i montanti verticali in legno o in alluminio, mediante viti e tasselli meccanici. (3)
Può quindi iniziare la posa dei pannelli di isolante rigido (polistirene espanso sinterizzato EPS o polistirene espanso estruso XPS) oppure dei rotoli di coibentazione morbidi (lana di roccia, lana di vetro), inseriti con leggera pressione fra i montanti verticali. (4)
Prima della posa della finitura, è generalmente necessaria la disposizione di uno strato impermeabile al vapore, per evitare fenomeni di condensazione interstiziale nel cappotto termico interno. Se questo strato è in pvc, come raffigurato nell’immagine, viene steso e fissato ai travetti; se fosse in alluminio, sarebbe solidale alla lastra di cartongesso. (5)
In seguito, si può procedere con la stesura del doppio strato di cartongesso, che viene avvitato sui montanti. Nel caso di cappotto termico interno, l’intonaco non viene quasi mai utilizzato in quanto l’operazione è più lunga da eseguire. Nell’immagine riportata si nota già che le giunzioni fra le lastre di cartongesso sono stuccate; la lavorazione che conclude la posa del cappotto termico interno è la tinteggiatura. (6)
Il cappotto termico interno presenta vantaggi fiscali?
Il cappotto termico interno può accedere alle detrazioni del 65%, se con questo intervento la trasmittanza (U) della chiusura verticale rientra nei limiti definiti dal Decreto Ministeriale del 26 Gennaio 2010.
Vedi anche:
> Posa cappotto termico esterno
.
> Posa cappotto termico esterno/interno sottile
> Insufflaggio intercapedini
> Materiali isolanti per l'edilizia
> Diagnosi energetica
> Progetto riqualificazione energetica