Posa cappotto termico esterno sottile

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Casi Studio: Interventi Migliorativi

La prima fase per realizzare la posa del cappotto termico esterno sottile consiste nel montaggio del ponteggio. (1) Come per il cappotto tradizionale, è necessario predisporre il supporto al montaggio dell’isolante, quindi rientrano in questa fase la rimozione del vecchio intonaco (se necessaria) e la posa di un nuovo strato di rinzaffo, se la superficie della parete è molto irregolare.

Utilizzando l’isolante Aerogel, la prima operazione consiste nel taglio degli elementi in base alle dimensioni richieste. (2)

Sulla muratura al rustico può quindi iniziare la posa del collante bicomponente, che serve per far aderire l’isolante Aerogel al supporto. (3)

Il materassino del cappotto termico esterno sottile viene quindi fatto aderire alla parete tramite una leggera pressione. (4)

Per ottimizzare l’aderenza con il supporto, oltre al collante si utilizzano anche dei tasselli a testa larga, disposti alle estremità del materassino. (5)

In seguito, sull’isolante Aerogel viene spruzzato un primer aderente per la successiva rasatura. (6)

Insieme alla rasatura, viene annegata una rete in fibra di vetro, per garantire un’adesione ottimale del successivo strato di intonaco. (7)

Dopo alcuni giorni, quando la rasatura è secca, lo strato ormai rigido viene fissato alla chiusura tramite tasselli ad espansione; in seguito viene steso un secondo strato di rasatura, per lisciare la superficie. (8)

Il terzo strato di rasatura costituisce per il cappotto termico esterno sottile una protezione ulteriore contro gli agenti atmosferici. (9)

La lavorazione conclusiva consiste nella stesura del tonachino colorato, al posto della tradizionale tinteggiatura. (10)

Il cappotto termico esterno sottile presenta vantaggi fiscali?

Il cappotto termico esterno sottile può accedere alle detrazioni del 65%, se con questo intervento la trasmittanza (U) della chiusura verticale rientra nei limiti definiti dal correnti disposizioni legislative sul risparmio energetico.