Insufflaggio intercapedini
L’insufflaggio in intercapedine è la tecnica con la quale isoliamo le pareti perimetrali con intercapedine cava (cassa vuota), presenti nella maggior parte degli edifici residenziali anni '60/'70.
Eseguiamo dei fori nel muro, solitamente dall'interno dell'appartamento e soffiamo il materiale isolante all'interno dell'intercapedine.
Quali materiali insuffliamo nelle intercapedini?
Per l’insufflaggio in intercapedine i materiali più diffusi sono:
L'insufflaggio della fibra di cellulosa è particolarmente indicato per la protezione, oltre che dal freddo invernale, anche dal caldo estivo, data la maggiore densità con la quale viene insufflata in intercapedine. La lana di vetro garantisce una completa protezione al fuoco (euroclasse di reazione al fuoco A1) e all'acqua (il materiale non assorbe umidità).
Guarda il confronto tra i materiali isolanti per insufflaggio.
Quali procedure per la posa?
Allestito il cantiere e protetti i mobili e i pavimenti con specifici teli, procediamo all'esecuzione dei fori nelle pareti.
In seguito eseguiamo un'ispezione dell'intercapedine mediante endoscopio, per verificare che non presenti occlusioni/aperture localizzate o diffuse.
All'esterno dell'edificio collochiamo la macchina per insufflaggio, periodicamente rifornita da un operatore e dotata di compressore che spinge il materiale coibente fino al punto di insufflaggio tramite una tubazione flessibile.
Eseguito l'nsufflaggio nell'intercapedine delle pareti eseguiamo la stuccatura dei buchi e provvediamo alla pulizia completa del cantiere.
Per approfondire:
> Insufflaggio lana di vetro
> Insufflaggio fibra di cellulosa
> Insufflaggio perle EPS pareti
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> Casi studio: interventi migliorativi
Aggiornato il 06 giugno 2017